Il palazzo Albertini (oggi Covone) fu costruito nei primi decenni del XVI secolo per volontà di Gentile Albertini, membro della nobile famiglia giunta a Nola, secondo il racconto di G. S. Remondini, alla fine del XIII secolo. L’edifico è segnato da una duplice espressività, toscana sul fronte principale e catalana nell'impianto e nell'interno dell'edificio, e può essere ascritto a Giovanni Donadio detto il Mormando, che già in diversi palazzi di Napoli aveva sperimentato questa affascinante contaminazione di stili.
La maestosa facciata, segnata da lesene e marcapiano che dividono gli spazi, conserva nella fascia basamentale materiali di reimpiego di età romana.
Analogamente a quanto accadeva nel vicino palazzo degli Orsini, la cui facciata veniva costruita utilizzando le pietre squadrate del teatro romano, nel palazzo Albertini furono reimpiegate metope e triglifi provenienti da un edificio romano.
Testi curati dall’Associazione “Meridies” - Nola nell’ambito del progetto “Mettiamoci in Mostra”.
Progetto finanziato dall’ Assessorato Beni Culturali – Bilancio partecipativo 2014.