Seminario Vescovile di Nola e il Cippus Abellanus

Seminario Diocesano del comune di Nola

Seminario Vescovile di Nola e il Cippus Abellanus

Descrizione

Seminario Vescovile di Nola e il Cippus Abellanus costruito per volontà del vescovo di Nola Troiano Caracciolo del Sole a partire dal 1749, il nuovo seminario andava a sostituire quello antico collocato nel centro della città. Progettato dal regio ingegnere Luca Vecchione, l’edificio fu completato, dopo numerose interruzioni, nel 1753.

Nel 1845, poi, il vescovo Pasca incaricò l'architetto Gaetano Genovese di ristrutturare e ammodernare la fabbrica. Nel Seminario sono conservate molte iscrizioni raccolte da Gian Stefano Remondini nel corso del XVIII secolo che, ancora oggi, costituiscono la raccolta epigrafica più rilevante dell’agro nolano.

L’iscrizione più famosa è certamente il Cippus Abellanus: individuato nel 1745 da padre Antonio Bianco del convento di San Pietro a Cesarano in un palazzo della città di Avella, dove era stato rimpiegato come soglia di ingresso, fu trasportato presso il seminario vescovile di Nola su richiesta del vescovo Caracciolo del Sole.
Il Cippus è un grosso blocco monolitico in calcare locale con iscrizione opistografa in lingua osca riproducente un trattato redatto nella seconda metà del II sec. a. C. tra la comunità di Abella, rappresentata dal kvestur Maio Vestirikio, e quella di Nola nella persona di Lucceio Puclato, meddix della città.
L’oggetto del trattato è il santuario (sakaraklùm) dedicato ad Ercole, ubicato in un territorio di confine tra i due paesi. I due magistrati stabilirono le norme per il comune uso dell’area e per la gestione del tesoro (thesaurum) in esso custodito, fissando così una sorta di regolamentazione edilizia all’interno e all’esterno del recinto sacro.
Molto si è discusso sulla collocazione originaria dell’iscrizione, ma il suo rinvenimento nel XVIII secolo in una località che grazie agli scavi recenti si connota come l’area del foro dell’antica Abella, sembra avvalorare l’ipotesi che essa non fosse posta nei pressi del santuario citato nel testo, ma fosse una copia pubblica, esposta nel foro della città, di un trattato inciso su tavolette di bronzo, conservate nell’erario cittadino. A dar fede a questa ipotesi è il ritrovamento nello stesso quartiere della moderna città di Avella, di due iscrizioni frammentarie in cui è citato lo stesso Vestirikio. Queste celebrano la costruzione ed il collaudo di opere edilizie e sembra che insieme al Cippus facciano parte di un’azione di una propaganda politica portata avanti dal kvestur Maio Vestirikio, in un periodo caratterizzato da una revisione catastale finalizzata alla ristrutturazione di alcuni monumenti pubblici.
Testi curati dall’Associazione “Meridies” - Nola nell’ambito del progetto “Mettiamoci in Mostra”.
Progetto finanziato dall’ Assessorato Beni Culturali – Bilancio partecipativo 2014.

Modalità di accesso

Si accede alla struttura dal portone principale sito in via Casamarciano, 25, 80035 Nola NA.

Come arrivare

Via Casamarciano, 25, 80035 Nola NA

Mappa.

Costi

Non sono previsti costi per l’accesso alla struttura.

Orario per il pubblico

Per informazioni sugli orari di apertura contattare la struttura al numero 081.8236499.

Ulteriori informazioni

Per ulteriori informazioni contattare: 081 512 4901.

Ultimo aggiornamento: 26-06-2024

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