Museo Diocesano

Museo Diocesano del comune di Nola

Museo Diocesano

Descrizione

Inaugurato l’11 marzo del 2000, il museo Diocesano di Nola è in parte ospitato nelle sale del seicentesco Palazzo Vescovile ed in parte in ambienti attigui alla cattedrale. Restauri e scavi archeologici hanno portato al recupero e all’utilizzo, come sede espositiva, di diversi spazi sacri come la trecentesca chiesa di San Giovanni Battista dei Fustiganti, inglobata nel percorso museale. 

Il museo, oltre a conservare il tesoro della Cattedrale formatosi nel corso dei secoli grazie a donazioni di personaggi illustri e dei vescovi, custodisce opere d’arte scampate all’incendio che nel 1861 distrusse la cattedrale e opere provenienti da chiese e da altri edifici religiosi della diocesi. Notevole è la collezione degli argenti costituita da una ricca serie di arredi liturgici. 

Si tratta per lo più di croci astili, ostensori raggiati, calici e pastorali che documentano l’attività di importanti argentieri napoletani nel territorio nolano dal XIV al XVIII secolo. 

Nella collezione degli argenti particolare attenzione merita la preziosa mitria vescovile, capolavoro dell’oreficeria goticointernazionale della metà del XIV secolo, e i busti dei santi patroni Felice e Paolino, realizzati da Giacinto Buonacquisto e Andrea de Blasio nel corso del XVIII secolo. Non meno significativo è il patrimonio di paramenti sacri (pianete, stole, mitrie), lavorati in seta e ricami a filo d’oro ed esposti nella cappella dell’Immacolata. Parte integrante del percorso espositivo è proprio la cappella dedicata alla Vergine, un tempo di giuspatronato della famiglia Barone dei Marchesi di Liveri. 

Piccolo gioiello di architettura tardo cinquecentesca, la cappella conserva una bellissima cona marmorea che incornicia una scultura raffigurante l’Immacolata Concezione. La cona e la statua furono commissionate a Francesco Cassano e Geronimo D’Auria nel 1590 da Ottavio Barone: Cassano realizzò l’Immacolata, mentre la cona è frutto della collaborazione dei due artisti. Rilevanti sono poi i reperti lapidei provenienti dall’antica Cattedrale ed esposti nel salone dei Medaglioni del palazzo vescovile. 

La disposizione attuale dei materiali è frutto della sistemazione voluta dal vescovo di Nola Michele Raffaele Camerlengo negli anni trenta del Novecento. Tra fusti di colonne, capitelli, decorazioni ad arco, rilievi e lastre sepolcrali, spiccano un frammento di metope romana, un brano di mosaico antico (probabilmente già materiali di riuso nella fabbrica della cattedrale) e un bassorilievo di manifattura tardogotica raffigurante san Paolino. Notevoli sono, inoltre, gli altorilievi raffiguranti la Madonna col Bambino e le anime purganti - attribuita allo scultore Annibale Caccavello - e il San Girolamo penitente, opera di Giovanni Merliano, uno dei più grandi scultori della Napoli del XVI secolo. Nello stesso salone dei Medaglioni sono inoltre custoditi busti reliquiari realizzati tra la fine del XVI e la metà del XVII secolo e alcuni dei preziosi documenti conservati presso l’archivio storico Diocesano, che ha sede nello stesso palazzo. MUSEO DIOCESANO Tra i documenti in esposizione merita menzione il Breviario nolano: un manoscritto del XIV secolo redatto in scrittura gotica con eleganti decorazioni. Le miniature figurate ed i fregi dai colori vivacissimi evidenziano elementi bizantineggianti, francesizzanti e retaggi di cultura beneventana. Ricca è anche la collezione di opere pittoriche fra le quali spicca l’Annunciazione di Cristoforo Scacco da Verona. L’opera, proveniente dalla chiesa dell’Annunziata di Nola, fu definita da Ferdinando Bologna uno dei più bei dipinti del Rinascimento meridionale. 

Degne di nota sono, poi, le quattro tavole raffiguranti san Felice Vescovo, san Paolino, san Massimo e san Giovanni Evangelista. Queste, insieme ad altre tavole disperse, componevano l’antico polittico della cattedrale di Nola realizzato, nel secondo decennio del XVI secolo, dal pittore salernitano Andrea Sabatini su commissione del vescovo Giovan Francesco Bruno. Di grande interesse, infine, è anche la cosiddetta maestà di Nola. L’opera, datata al primo terzo del Quattrocento, presenta una preziosità decorativa ed espressiva derivante da modelli sensi e “tirrenici”. 

Testi curati dall’associazione “Meridies” - Nola nell’ambito del progetto “Mettiamoci in Mostra”.

Progetto finanziato dall’ Assessorato Beni Culturali – Bilancio partecipativo 2014.

Modalità di accesso

Si accede alla struttura dal portone principale sito in piazza Duomo, 9, 80035 Nola NA.

Come arrivare

Piazza Duomo, 9, 80035 Nola NA

Mappa.

Costi

I costi di accesso al museo sono 2€ la tariffa intera, 1€ la tariffa ridotta.

Orario per il pubblico

Aperto tutti i giorni su prenotazione.

Ulteriori informazioni

Il Museo Diocesano è ospitato negli spazi adiacenti alla cattedrale: le strutture della trecentesca chiesa di S. Giovanni Battista, la cinquecentesca cappella dell'Immacolata e gli antichi ambienti dell'Episcopio concorrono con le collezioni di diversa natura a rappresentare la millenaria storia della Diocesi nolana.
Le sale sono dedicate all'esposizione di preziosi argenti, di eleganti paramenti, di opere scultoree in marmo e legno, nonché di dipinti dal XV al XVIII secolo.
Interessante la sezione documentaria e libraria, parte del patrimonio dell'attiguo Archivio Storico Diocesano.

 

Telefono081.8236509 - 335.6337963 - 347.6114697
EMailinfo@meridies-nola.org

Allegati

Museo diocesano

Formato: pdf

Ultimo aggiornamento: 14-06-2024

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